Breve storia
• La Chiesa Copta è sempre stata, dalla sua fondazione, sotto persecuzione. L’Egitto fu occupato prima dai Romani; poi dai Bizantini, Persiani, Arabi, Ottomani (Turchi), Francesi e dagli Inglesi. Ultimamente, ha anche sofferto a causa del nuovo movimento integralista del mondo Islamico.
• Gli storici hanno chiamato la Chiesa Copta la “Chiesa dei Martiri” per il numero impressionante di martiri e per il loro desiderio di non nascondere la loro fede e nel considerare il martirio come porta che conduce ad una nuova vita: quella vera in Cristo. Le prime ondate di persecuzione iniziarono con la morte di S. Marco e in seguito sotto gli imperatori romani Settimio Severo, Decio, Valeriano e Diocleziano, sotto il quale le violenze perpetrate ai danni dei cristiani furono le più violente, e durarono circa 3 secoli.
Il Calendario (martirium) Copto comincia con l’inizio del regno di Diocleziano (284) per cui il 2006 corrisponde al 1722. Tra i martiri più venerati ricordiamo S. Mina, Santa Refca e i suoi cinque figli, Santa Damiana, Santa Caterina e la Legione di Tebe, di circa 7000 soldati Copti che, capeggiati da S. Maurizio, si rifiutarono di fare sacrifici agli dei pagani e furono tutti uccisi nelle alpi svizzere.
• La Scuola Teologica di Alessandria fu fondata da San Marco, raggiunse un’ampia notorietà con i suoi rettori come Clemente, Origene, Alessandro, Dionisio, Macario, Atanasio, Cirillo e Didimo il cieco.
• Un altro dono importante della Chiesa Copta al mondo cristiano è stato il monachesimo iniziato verso la metà del terzo secolo con San Antonio abate, San Paolo eremita, San Pacomio e San Macario il grande.
• La Chiesa Copta ha potuto dare contributi importanti per la Chiesa Universale nei concili ecumenici di Nicea (325), Costantinopoli (381) e Efeso (431).
• Nonostante le persecuzioni (durate quasi 2000 anni), esistono oggi in Egitto quasi 15 milioni di fedeli. Questa è una testimonianza di una fede salda.