Relazione finale
Con questa relazione si vuole rendere conto dell’attività svolta in questo anno dal CCCM che nel complesso ha saputo portare avanti diverse iniziative riuscendo, in parte, anche a realizzare alcuni aspetti nuovi indicati nelle linee presentate dal CDP ad inizio anno.
- La SPUC resta il momento centrale della vita ecumenica a Milano. Costituisce il nostro “biglietto da visita” nei confronti della città. Quest’anno vanno segnalate, in particolare, la buona riuscita della serata di chiusura con le corali e anche la veglia organizzata dai giovani.
- Veglia di Pentecoste: la scelta di organizzare una veglia itinerante tra le chiese delle diverse confessioni presenti nel centro della città si è rivelata una scelta significativa e felice che ha raccolto ampio consenso e partecipazione. Peraltro tale formula ha portato a coinvolgere maggiormente tutte le realtà che negli anni hanno partecipato alle veglie. Si tratta di una scelta innovativa che merita di essere ulteriormente sviluppata.
- L’anno dedicato alle celebrazioni dei 1700 dell’Editto di Milano è stato segnato dal discorso tenuto da Sua Em. Card. Scola a Sant’Ambrogio, nel dicembre 2012, che ha aperto un vivace dibattito all’interno del CCCM attorno ai temi del pluralismo e della libertà religiosa, e dalla visita di Sua Beatitudine Bartolomeo I, Patriarca di Costantinopoli della Chiesa greco-ortodossa. Tale visita, pur inserendosi nel quadro dei rapporti bilaterali tra Chiesa cattolica e Chiesa greco-ortodossa, ha indirettamente coinvolto il CCCM che è stato partecipe in termini assai positivi di uno dei principali eventi ecumenici della città in questi ultimi anni.
Occorre aggiungere anche come l’elezione di papa Francesco abbia rappresentato un passaggio di particolare novità che ha da subito avuto diretti effetti sulle relazioni ecumeniche e che fa ben sperare sul futuro dei rapporti tra le diverse Chiese cristiane.
- Sul fronte delle iniziative programmate e portate avanti dal CCCM si segnalano: le riflessioni di apertura delle nostre sedute mensili che hanno affrontato temi teologici e di attualità; le schede di presentazione delle singole chiese finalizzate all’insegnamento della religione nelle scuole; l’avvio del nuovo sito internet del CCCM e il concerto, organizzato dall’Associazione degli amici, che ha riscosso un ampio successo sia sul piano della partecipazione sia dal punto di vista del found raising.
- Analogamente va sottolineato il lavoro compiuto dalle diverse commissioni che hanno, ciascuno nel proprio ambito, portato avanti iniziative significative, tra cui si segnalano qui le seguenti: gli incontri di preghiera ecumenica nelle carceri (Commissione JPIC); i cicli della LEP (Commissione Pastorale); i sussidi per la preparazione di veglie e preghiere ecumeniche (Commissione Liturgia); l’attenzione all’aspetto della comunicazione che deve, tuttavia, migliorare (Commissione Informazione). E’ opportuno qui sottolineare come il lavoro delle Commissioni sia essenziale per il buon funzionamento del nostro sodalizio.
- Questo anno ha visto anche un maggior coinvolgimento dei giovani, a partire dal gruppo ecumenico già esistente. Sono stati curati maggiormente i rapporti tra tale realtà e il CCCM e il CDP è stato vicino alle attività promosse dai giovani, specie la veglia organizzata durante la SPUC. Resta, tuttavia, da realizzare il progetto di un incontro ecumenico dei giovani per aprire una riflessione sul ruolo e il futuro delle giovani generazioni cristiane nel contesto cittadino.
Per quanto riguarda il futuro, si aprono alcune prospettive sulle quali ci sembra importante lavorare e concentrare i nostri sforzi. Se ne indicano, in particolare, tre:
- EXPO 2015: la grande manifestazione internazionale appare una grande occasione per il CCCM per essere presente con proprie iniziative, sia per il tema dell’evento sia per il suo carattere “ecumenico” che richiamerà a Milano persone da paesi, lingue, culture, fedi diverse. E’ necessario predisporre un programma di iniziative comuni, tra cui anche la veglia di Pentecoste del 2015 che cade nel pieno della manifestazione.
- Tali aspetti richiamano la necessità che il CCCM sviluppi maggiormente le relazioni interreligiose. Il tema del dialogo interreligioso appare sempre più cruciale all’interno di una città plurale come Milano. Allenati come siamo, ormai da quindici anni, a dialogare tra tradizioni cristiane diverse possiamo guardare ad un orizzonte più ampio che è quello del dialogo interreligioso. Il Forum delle religioni a Milano è al momento, il nostro interlocutore privilegiato. La realizzazione della Carta di Milano che ha visto, per la sua redazione, l’attiva partecipazione di alcuni membri del CCCM va nel senso di accogliere questa difficile sfida che merita approfondimenti e nuove collaborazioni anche in vista dell’Expo.
- Altro aspetto decisivo, richiamato nella relazione di inizio mandato, è quella dell’impegno delle Chiese per il bene comune, la solidarietà e la giustizia sociale nella città. Il rapporto con le tante realtà di povertà, di esclusione e di fragilità umana, resta una dimensione irrinunciabile e feconda da affrontare in prospettiva ecumenica. In questo senso l’idea di una “diaconia ecumenica” va sviluppata individuando forme e modi per realizzarla concretamente. Se riusciremo a dar vita ad un azione sociale di solidarietà che nasca nell’ambito ecumenico ( e non solo) sarà certamente – specie di fronte all’enormità delle esigenze che la crisi attuale ha fortemente aggravato – non più di un piccolo passo. Importante, pensiamo, è che quel procedere possa andare nella giusta direzione.
Archimandrita Theofylactos Vitsos – Presidente
Giorgio Del Zanna – Vice Presidente
Pastore Giuseppe Platone – Segretario