Il Consiglio Ecumenico delle chiese riafferma di riconoscere nell'acqua un dono di Dio e un diritto dell'uomo.
In occasione del Forum Mondiale sull’acqua, i membri della Rete Mondiale dell’acqua del Consiglio Ecumenico delle chiese hanno ratificato una Dichiarazione ecumenica sull’acqua come diritto dell’uomo e bene comune che era stata pubblicata 13 anni fa.
Questa dichiarazione era stata infatti pubblicata una prima volta il 22 aprile 2005 dal Consiglio Ecumenico delle chiese brasiliano, dalla Federazione delle chiese protestanti svizzere, dalla Conferenza dei Ve scovi del Brasile e dalla Conferenza dei vescovi svizzeri in occasione di un incontro tenutosi a Friburgo (SvizzeraR
Per Dinesh Suna, coordinatore della Rete Mondiale dell’acqua la Dichiarazione conserva anche nel contesto attuale tutta la sua validità poiché la necessità di riconoscere l’acqua come un diritto dell’uomo s’impone oggi con urgenza ancora maggiore. “Oggi , ha deplorato Suna “più di 2 miliardi di persone, il doppio che nel 2005,” sono prive di acqua potabile “
Il Consiglio Ecumenico delle Chiese invita perciò i suoi membri a impegnarsi in favore della giustizia dell’acqua approvando la Dichiarazione Ecumenica sull’acqua.
Il 22 marzo, giornata ecumenica dell’acqua, il gruppo interreligioso ha ha organizzato una marcia per la giustizia dell’acqua seguita da una celebrazione di preghiera con la partecipazione di parecchi responsabili di diverse comunità religiose.