• La Chiesa Copta prende la sua base teologica dalla Bibbia, dai canoni degli Apostoli (Didascalia Apostolica) e dalla tradizione dei Padri; confessa da sempre le fondamenta dogmatiche e gli insegnamenti dei Concili di Nicea (325), di Costantinopoli (381) e di Efeso (431) e crede nei sette Sacramenti della Chiesa Apostolica.
• La messa viene celebrata secondo le tre liturgie di San Basilio, San Gregorio e San Cirillo, durante la quale vengono letti brani delle lettere di San Paolo, delle lettere cattoliche, degli Atti degli Apostoli, del Sinassario (vite dei santi e storia della chiesa) dei salmi e del vangelo. Le letture seguono il calendario liturgico copto.
• Oltre alle preghiere delle Ore, vengono anche recitati i vespri, le lodi a mezzanotte e il mattutino.
• Secondo la tradizione Copta:
– Il Battesimo viene effettuato tramite immersione;
– L’Eucarestia viene celebrata con il pane (corpo di Cristo) e con il vino con aggiunta di acqua (il sangue di Cristo e l’acqua che é fuoriuscita dal costato). Non si può celebrare più di un’eucarestia sul medesimo altare nello stesso giorno; perciò ci sono tre altari in ogni Chiesa. Per partecipare alla comunione si deve digiunare per 9 ore ad eccezione di alcuni casi (es. malattia);
– Il Battesimo, la Cresima e l’Eucarestia vengono celebrati nella stessa occasione;
– La Confessione deve essere fatta “faccia a faccia”;
– Il matrimonio viene celebrato in due momenti: il fidanzamento, cui segue il matrimonio, che non può essere sciolto se non per motivi gravissimi (fra cui l’adulterio);
– Le Ordinazioni dei diaconi, sacerdoti e frati devono essere fatte da un Vescovo; mentre il Vescovo (di solito scelto tra i monaci) viene ordinato con l’imposizione delle mani del Papa e di almeno un Vescovo. Il sacerdote celebra tutti i Sacramenti ad eccezione dell’ordinazione. Un uomo sposato può diventare sacerdote, ma nel caso che rimanga vedovo, non può risposarsi in quanto è diventato padre di tutta la comunità. Un celibe può essere ordinato sacerdote, ma non può sposarsi dopo l’ordinazione. I monaci vivono nei monasteri e non esistono ordini.
• Durante il periodo dei vari Digiuni (circa 210 giorni all’anno) non si può mangiare carne, né derivati di animali e volatili (latte, formaggi, uova) oltre all’astinenza totale per alcune ore. Esistono vari digiuni settimanali (mercoledì e venerdì, escluso il periodo tra Pasqua e Pentecoste) e prima delle feste.
• La festa principale è la Pasqua, preceduta da 55 giorni di digiuno, durante i quali non si può mangiare neanche pesce. Oltre alle feste di Pasqua e dei vari Santi, le feste più importanti che vengono precedute dal digiuno sono le seguenti:
– Natale, 7 gennaio, 43 giorni di digiuno;
– Epifania, 19 gennaio, digiuno completo il 18 gennaio;
– Giona, variabile 10 settimane prima di Pasqua, tre giorni di digiuno;
– Martirio di S. Paolo e Pietro, 12 luglio, digiuno (variabile da 15 a 49 giorni) comincia il lunedì di Pentecoste (50° giorno dopo Pasqua);
– L’assunzione della Santa Vergine, 22 Agosto, 15 giorni di digiuno.