Opera 9/9/2017
Incontro multiconfessionale
Carissimi amici già da qualche anno ci incontriamo in questo periodo insieme ai rappresentanti delle varie chiese cristiane. Ogni volta, per dare maggiore enfasi alle belle parole che vengono pronunciate, viene invitato l’Immanuel Mission Choir che ci regala sempre momenti di alta musicalità.
Quest’anno esortato dall’amico Sergio Morelli nonché dalla spirituale vicinanza di Don Antonio, ho voluto scrivere queste poche righe, proprio per ringraziare questi amici che puntualmente ci vengono a trovare.
L’occasione odierna ci permette di esprimere la nostra umana e cristiana solidarietà verso loro e il popolo della Corea del Sud che soprattutto in questo periodo convive con la paura generata dal vicino dittatore della Corea del Nord.
Che cosa si può dire di quest’uomo che, in preda al proprio delirio di onnipotenza, non solo mantiene un popolo in stato di totale soggezione, reprimendo ogni minimo spazio di libertà, ma anche obbligando le persone ad assumere atteggiamenti e comportamenti grotteschi e dalla ritualità delirante.
In quest’ultimo periodo inoltre ha iniziato una serie di test nucleari e lanci di missili, che hanno varcato la soglia della provocazione sconfinando in veri e propri atti di guerra verso gli Stati Uniti, il Giappone e anche l’Europa. Ovviamente si può ben immaginare la paura di chi, come i coreani del Sud, vivono al confine di questa nazione ostile.
Quello che oggi vogliamo dirvi, in questa occasione di preghiera, è che noi cristiani opponiamo a questi dittatori il messaggio di pace che la nostra fede ci esorta a vivere e a diffondere.
Le armi con le quali combattiamo queste provocazioni sono le preghiere che rivolgiamo al Signore affinché, tramite l’intervento delle nazioni civili, si riesca a porre fine a questa drammatica situazione.
Nel corso della storia umana sono stati molto i dittatori di questa specie che hanno connesso disastri inumani e hanno scatenato guerre, ma alla fine… nessuno di loro è morto in pace nel proprio letto… perché sconfitti da uomini giusti.
“Quando il lupo si avvicina troppo agli ovili, i pastori si alleano tra di loro… quando i pazzi sanguinari tentano di seminare il terrore, i popoli si riuniscono e, pur pagando a volte un caro prezzo, alla fine vincono secondo giustizia”.
Cari amici del coro grazie per quello che fate per noi e per le persone disagiate e sofferenti.
Grazie per il messaggio cristiano che diffondete tramite la vostra musica e le vostre splendide voci.
A voi giunga la nostra vicinanza e sentita solidarietà.
Amen
Maurizio
——————————————-
9/9/2017
Salve a tutti, mi chiamo Emanuele e sono in carcere da 21 anni per reati molto gravi a seguito dei quali sono stato condannato all’ergastolo. Ho affondato i primi anni di detenzione con molta difficoltà, sostenuto dalla sciocca convinzione di chi crede “di essere più forte” del carcere e delle regole che una tale restrizione comporta.
Il tempo però modifica cose, situazioni e persone: questo è successo anche a me. Grazie però all’incontro con brave persone, volontari non presenti come Sergio, Rosy, Daniela, Ornella, Maria Rosa, ho cominciato a prendere coscienza di chi fossi diventato e di quali orribili fatti avessi commesso.
Determinante inoltre è stato l’avvicinamento alla fede e alla preghiera, strumenti utilissimi che mi hanno permesso di “guardarmi dentro” per vedere se ci fosse ancora una qualche traccia di vanità e di superbia.
Grazie a tutti per il sostegno che mi state dando.
Un grazie particolare, per la visita a noi detenuti, al coro coreano al quale vorrei esprimere la mia vicinanza umana e spirituale a causa del regime dittatoriale presente nel paese.